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VIAREGGIO. Dai uno sguardo agli obiettivi dichiarati ad inizio stagione, all’esperienza dei giocatori in campo e al rispettivo blasone e ti viene da pensare che tra Viareggio e Avellino siano gli irpini lo squadrone della situazione. E invece, in vista dello scontro diretto in programma domenica 28 ottobre allo stadio dei Pini, il ds biancoverde Enzo De Vito sceglie il basso profilo.

L’Avellino, dopo la domenica di sosta nel girone B della Prima Divisione di Lega Pro, sta facendo i conti con i guai fisici di Castaldo e D’Angelo. E poi questo Viareggio si sta rivelando più di una piacevole sorpresa: “Quella di domenica sarà una sfida difficilissima”, dichiara il direttore sportivo campano. “Conosciamo la forza del Viareggio, una squadra con dei giovani interessanti: cercheremo di sbagliare il meno possibile.”

Finora, in trasferta, gli irpini hanno raccolto sei punti, gli stessi conquistati al “Partenio” dove, però, hanno giocato una partita in più. Un dato di buon auspicio. Eppure De Vito non vuol proprio prenderlo in considerazione. “Innanzitutto in casa siamo ancora imbattuti. E poi contro il Perugia abbiamo subìto il gol del pareggio pochi secondi prima dell’intervallo, contro Prato e Paganese addirittura ben oltre il novantesimo.

“Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto, possibilmente già da domenica a Viareggio. Per noi, ripeto, sarà una partita piuttosto difficile. Non che ve ne siano di facili, intendiamoci. E di avversarie forti, prima o poi, dobbiamo incontrarne.”

Per le zebre quello di domenica sarà un altro banco di prova, contro una squadra abituata a lottare per grandi traguardi e allestita per centrare i playoff . L’emozione potrebbe essere il dodicesimo avversario per la giovanissima truppa di Stefano Cuoghi, ma De Vito non si fida: “Anche noi scenderemo in campo con alcuni Under quali Zappacosta, Bariti e Izzo. Non è che noi siamo una squadra vecchia. E non credo che influirà il blasone dell’Avellino: sono nel mondo del calcio da 14 anni, la tradizione lascia il tempo che trova.

“A fare la differenza sarà la mentalità: noi sappiamo che in sette partite abbiamo colpito sei pali e che abbiamo subìto alcuni gol nei minuti di recupero, sia dei primi che dei secondi tempi. Non siamo stati troppo fortunati, ma è indubbio che dobbiamo migliorare.”

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ultimo aggiornamento: 23-10-2012


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